La conservazione della biodiversità costituisce un impegno a cui sono chiamate a partecipare le realtà istituzionali e le espressioni della società civile che debbono agire sempre di più in un’ ottica di rete mondiale al fine di conseguire risultati tangibili, naturalmente con la ricerca del maggiore consenso e coinvolgimento delle comunità locali interessate.
La Riserva naturale Monterano, piccola area protetta della Provincia di Roma facente parte della rete di aree protette della Regione Lazio, di concerto con FEDERPARCHI, l’Associazione Italiana dei Guardaparco (AIGAP) e le ONG Ubuzima e Lands ha promosso un progetto di cooperazione con alcune comunità situate ai margini dei parchi nazionali Virunga e kahuzi Biega nella Repubblica Democratica del Congo.
Si tratta di due parchi di eccezionale importanza, tra i primi ad essere istituiti nel continente africano, patrimonio dell’umanità (UNESCO 1979) nonché ultimi rifugi per il gorilla di montagna e per altre numerosissime specie minacciate.
Triste primato di queste aree protette è l’elevatissimo numero di ranger morti in servizio a causa di conflitti con bracconieri e con le milizie che hanno occupato parte del territorio dopo le rammatiche guerre che hanno sconvolto la regione: circa 200 sono morti negli ultimi anni, vittime di scontri durante le attività di controllo e nello svolgimento degli altri compiti istituzionali o uccisi dopo esser stati presi in ostaggio.
I villaggi interessati, come quello di Kiwanja, Bunagano, Rwindi, Kanyabayonga, Vitshumbi, Ishasha
olla di montagna e per altre numerosissime specie minacciate. ad essere istituiti nel contnente africa, ultimi rifugi per ildi Karabaza ospitano le famiglie dei ranger del parco morti in servizio, famiglie che rischiano la più completa indigenza data la mancanza di forme di pubblica assistenza.
L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento della qualità della vita, della scolarizzazione e della condizione sanitaria degli orfani e delle vedove dei ranger, con l’avvio di piccole attività economiche di auto sostentamento dei nuclei familiari, nell’ottica di un modello progettuale pilota che si possa eventualmente replicare. Tra queste attività la creazione di piccoli atelier di cucito per la produzione di vestiti, l’allevamento domestico di capre, corsi di cucina per aprire attività nel settore.
Il progetto è illustrato sui siti istituzionali di FEDERPARCHI ( www.federparchi.it) e della Riserva naturale Monterano ( www.monteranoriserva.it) nonché da un documentario che presto sarà disponibile a richiesta o con versione ridotta on line.
Nell’evidenziare che solo aiutando i ranger e le loro comunità di riferimento potremo aiutare il parco a sopravvivere in questo difficilissimo momento concludiamo con le parole del Direttore del Parco Kahuzi Biega, il Dott. Radar : “Un parco senza gruppi armati e un gorilla di montagna vivo fruttano mille volte di più rispetto ad un parco in guerra e ad un gorilla morto. E tutto ciò sarebbe un guadagno per la popolazione che vive nei dintorni, un turismo rispettoso potrebbe risollevare l’economia del Kivu.”
La bellezza e l’ospitalità della gente dei villaggi, la gioia negli occhi delle vedove che sono felici di ricominciare a vivere e di attivarsi per i loro figli, i sorrisi e i canti dei bambini, e non ultima, la maestosità di questi luoghi incontaminati e degli animali che vi risiedono costituiscono il più bel riscontro per quanti sono impegnati in questo piccolo grande progetto.
Francesco Maria Mantero
Direttore Riserva Naturale Monterano