Nella provincia della Zambesia, sulla costa centrale del Mozambico, l’accesso all’acqua potabile raggiunge livelli minimi: il 72% dei centri rurali non è servito da un sistema d’approvvigionamento idrico. Le sorgenti naturali, i fiumi e i pochi pozzi scavati a mano rimangono l’unica fonte di acqua a disposizione degli abitanti e la mancanza di infrastrutture idriche adeguate e la conseguente cattiva gestione delle risorse contribuiscono ad aumentare i livelli di povertà. Nei centri agricoli, come quello di Lugela, la situazione è ulteriormente aggravata dalla forte espansione demografica degli ultimi anni, conseguenza dell’arrivo di molte persone sfollate durante la guerra.
Per migliorare le condizioni di vita di queste comunità e contribuire al miglioramento sostenibile del settore acqua ed igiene il progetto “Sviluppo idrico e igiene di base nei distretti di Lugela e Ile – Zambezia” ha identificato le fonti d’acqua accessibili nell’area gli interventi necessari per riabilitare le fonti e i siti idonei per la costruzione di nuove infrastrutture di captazione. L’intervento permetterà di aumentare la disponibilità di acqua sicura nei due distretti, sia potabile che per uso domestico, migliorando quindi le condizioni igieniche di base e limitando il numero di conflitti che emergono in relazione all’utilizzo delle risorse. Le fonti riabilitate e quelle di nuova costruzione, in grado di fornire acqua di buona qualità, sono gestite da operatori comunitari specificatamente formati per l’organizzazione, la manutenzione e la sensibilizzazione sociale sul corretto utilizzo dell’acqua e dell’igiene personale.
Il progetto, accompagnato da campagne di sensibilizzazione e di prevenzione degli sprechi, ha finora prodotto come risultato migliori condizioni igienico sanitarie per la popolazione del distretto oltre ad un incremento del tempo disponile per le attività produttive ed educative, tempo recuperato dalle lunghe ore necessarie per raccogliere acqua direttamente dai torrenti circostanti o da pozzi sempre più lontani. Esattamente come previsto dall’OMS, che arriva addirittura a stimare il ritorno dato dagli investimenti in acqua: per ogni dollaro speso il tornaconto economico sarebbe compreso tra 7 e 12 dollari.