Il progetto, finanziato dall’ Otto per Mille della Tavola Valdese (www.ottopermillevaldese.org), è stato scritto insieme al promosso progetto MAE 010164/COSV/MOZ e realizzato in collaborazione con l’Amministrazione della Riserva nazionale di Gilè, con le autorità locali, con i Comitati di Gestione delle Risorse Naturali e coinvolgendo anche i vari livelli delle Amministrazioni locali. Esso mira a ridurre la deforestazione e il conseguente impoverimento del suolo, per migliorare l’apporto proteico nella dieta delle comunità, migliorando l’agricoltura e la diversificazione dei raccolti.
Il progetto ha avuto inizio nel marzo 2016 e opera nelle aree periferiche o tampone della Riserva Nazionale di Gilè (RNG), ovvero nei distretti di Pebane e Gilè appartenenti alla Provincia della Zambezia. Sono in corso attività di supporto alle famiglie di 700 agricoltori locali appartenenti a quattordici comunità, che vivono nell’area periferica della riserva.
Obiettivo del progetto è dunque intervenire sempre senza imporre cambiamenti dall’alto, ma con un approccio partecipativo anche dal punto di vista decisionale di tutti gli stakeholder del progetto. Sono cambiamenti che richiedono tempo, ma l’impegno di COSV nel garantire la continuità delle azioni implementate con le stesse comunità è confermato almeno fino al 2020.
Ridurre l’uso della tecnica del “taglia e brucia” (tagliare e bruciare indiscriminatamente parti della foresta per ricavare nuovi appezzamenti di terra) e recuperare i terreni abbandonati, perché considerati improduttivi, sono gli elementi fondanti della strategia.