A Vanuatu di solito ci si arriva dal porto o dall’aeroporto di Port Vila, sull’isola Efate. Ma se sei uno dei pochi che sceglie un’altra via per arrivare, allora sarà la più grade isola dell’arcipelago, Espiritu Santo, a darti il benvenuto: ancora poco urbanizzata, è conosciuta ai più per essere stata una delle maggiori basi militari statunitensi durante la seconda guerra mondiale.
Ed è proprio a Santo dove, insieme alle comunità locali e i villaggi di Mon Exil, Fanafo, Port Orly, Vilvil, Matevulu e Rotar, un gruppo specializzato in musica, produzioni media, progetti culturali e giovani, sotto la guida di Delly Roy, sta lavorando alla preparazione di Singaot Miusik Kamp: un campo residenziale per musicisti, che ospiterà il prossimo ottobre 60 artisti provenienti da Vanuatu e dal Mozambico.
Singaot Miusik Kamp (SMK) fa parte di Music Bridges, un progetto che unisce continenti, paesi e comunità per rafforzare la creazione e la produzione di servizi e prodotti legati alla musica e contribuire alla crescita dell’industria musicale. Italia, Vanuatu e Mozambico i tre paesi protagonisti di questo progetto, nato dall’incontro tra COSV, Further Arts – un’associazione che si occupa di musica nel Pacifico, e Music Crossroads Mozambique, e finanziato dal programma EU- ACP (Africa Carribean Pacific) Cultures +.
A Vanuatu e in Mozambico, i soggetti del mondo musicale trovano grandi difficoltà nell’affermare il loro settore come fonte di guadagno economico, data l’assenza di un forte tessuto musicale locale e la distanza geografica che rende difficile entrare nei network internazionali. Gli artisti locali inoltre, non hanno la possibilità di spostarsi dal proprio paese per partecipare ai festival musicali e campi in cui potrebbero migliorare le loro tecniche ed entrare in contatto con i circuiti internazionali per promuovere la loro musica.
SMK vuole riempire questo vuoto, invitando gli artisti a condividere esperienze e professionalità. Stiamo quindi lavorando per coinvolgere i diversi attori del settore musicale a livello locale, regionale e internazionale per rinforzare l’industria della musica e creare le condizioni necessarie perché i giovani musicisti locali possano vivere grazie alle loro produzioni musicali, trovando la modalità per entrare nell’industria musicale globale senza compromettere i valori e la cultura tradizionali.
La pianificazione del campo è iniziata circa un anno fa, quando i proprietari tradizionali dei terreni si sono detti disponibili alla realizzazione dei lavori e l’approvvigionamento dei materiali, come le foglie di natagora e il legno, per la costruzione di due siti – uno strettamente per gli artisti e uno per il personale e l’amministrazione (HQ). Si sono inoltre organizzati per attivare nuove coltivazioni come il taro, le banane e il cavolo per i rifornimenti alimentari durante la manifestazione.
Pensare di ospitare i musicisti in un campo residenziale locale piuttosto che nelle strutture alberghiere delle isole rappresenta non solo una fonte di reddito per i villaggi – attraverso la manodopera e la produzione di cibo – ma è anche un modo per permettere a queste comunità di mantenere e trasmettere le proprie competenze. Molti villaggi infatti stanno perdendo le pratiche tradizionali, i valori e le attività culturali (note come ‘kastom’) e il campo vuole essere una piattaforma per le generazioni più giovani per apprendere le conoscenze e la saggezza tradizionali ed essere in grado di promuoverle verso un pubblico internazionale.
Nel mese di aprile si è celebrato l’avvio dei lavori con una cerimonia kastom: a dimostrazione dell’approvazione e come simbolo di impegno dei villaggi, i proprietari delle terre si sono presentati con la kava, Yam e stuoie.
A Vanuatu è difficile partecipare all’espressione di un coinvolgimento profondo della popolazione locale, in passato infatti molte comunità sono state private dei propri diritti civili, attraverso progetti governativi che hanno sfruttato le pratiche Kastom e la terra. Alla cerimonia, i rappresentanti dei villaggi hanno invece risposto con entusiasmo e pieno sostegno – un segno che il team locale ha fatto il possibile per garantire la trasparenza e la fiducia nel progetto SMK.
Ispirato ai Festival Ethno, che si svolgono regolarmente in diversi paesi d’Europa, Singaot Miusik Kamp promuove una filosofia dello scambio, attraverso la musica, all’interno dei paesi ACP. Durante il campo residenziale, particolare attenzione sarà data ai temi dell’organizzazione, produzione e promozione di eventi musicali, del diritto d’autore e distribuzione, delle licenze e proprietà intellettuale, e sarà completato da workshop successivi a Port Vila. Questi temi rispondono alle esigenze dei musicisti dei due paesi: nel contesto delle isole del Pacifico la pirateria intellettuale sta distruggendo le industrie locali e regionali, e in Mozambico vi è una mancanza di conoscenza tra i musicisti del diritto d’autore e dei diversi modi di rilasciare i propri prodotti mantenendone i diritti.
Tutto questo sarà il contenuto dei festival di quest’anno, insieme a due grandi festival: il Lukaotem Gud Santo Festival (11 e 12 Ottobre) e Fest’Napuan a Port Vila (16-20 ottobre). I partecipanti al campo inaugureranno entrambe le manifestazioni con canzoni originali composte durante lo scambio. Un evento a cui non si può mancare!
L’articolo è a cura di Further Arts – un’associazione no profit che ha sede in Port Vila e lavora per sostenere la popolazione di Vanuatu al fine di sviluppare imprese commerciali e sociali sostenibili nel settore delle arti creative e comunicazione per l’industria cinematografica.
Email: info@furtherarts.org
Sito internet: www.furtherarts.org