L’aumento del numero degli sfollati arrivati tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 negli stati di Jonglei e Unity, nell’attuale Sud Sudan, ha fatto emergere l’esigenza di un intervento internazionale a supporto delle necessità di base della popolazione.
Negli anni abbiamo fatto fronte alle numerose emergenze sanitarie, come il Kalah Azar, la tubercolosi e il morbillo, e nel 2012 siamo diventati il focal point del settore sanitario della Contea di Ayod.
Le tensioni scoppiate nel dicembre 2013 hanno scosso il Paese anche nel 2014, riportando la popolazione in uno stato di insicurezza. Ad Ayod il conflitto ha raggiunto livelli tali da rendere inaccessibile l‘area e per continuare a supportare i bisogni della popolazione ci siamo spostati a Jiech.
Con rammarico nel corso del 2015 abbiamo via via portato a termine quasi tutti i progetti in corso, con la consapevolezza che un nostro apporto di qualità al paese si era ormai andato esaurendosi. Lasciamo partner e personale con cui abbiamo condiviso molto battaglie, molti rischi, ma anche successi di cui andare fieri.