C’è una scena, di per sé irreale, che è si è materializzata nell’immaginario di chi è stato parte a vario titolo della Carovana di Musica e Poesia che ha avuto luogo a Damasco lo scorso ottobre. E’ l’immagine di un pianoforte, preferibilmente di uno di quelli a coda, che caricato sul vano di un camion non troppo moderno da una località sperduta della Siria raggiunge l’interno di uno dei cortili di una antica casa damascena non lontana da Baab Sharqui. Lo sfondo che scorre alle spalle di questo pianoforte itinerante è la Siria di oggi. E proprio come la Siria di oggi per ciascuno questa immagine diventa mutevole, perché questo viaggio non è mai realmente accaduto eppure permette di leggere le sensazioni di un interlocutore lontano, come le parole sul retro di una cartolina inaspettata, con l’immagine di un piano nel deserto e sul francobollo il timbro di Damasco.
Mentre la cronaca del quotidiano in Siria con le sue emozioni forti ci arriva e non ci arriva attraverso le amicizie dei social networks, le veline e la stampa, i video frammenti e i frenetici centoquaranta caratteri che lampeggiano sugli I-phone, più difficilmente si ha modo di ascoltare la voglia di legami e relazioni che nascono dalla condivisione di emozioni ora confuse, ora intime, ora solide.
La Carovana di Musica e Poesia è una iniziativa cofinanziata dalla Unione Europea che il COSV ha promosso in collaborazione con Al Makan, associazione artistica Siriana e Bagdad Café associazione culturale Svedese, per promuovere la valorizzazione del patrimonio di poesia e musica Siriane e favorendo uno scambio con realtà artistiche Europee.
Nel corso di questo anno il progetto si è declinato per restare fedele al suo ideale di condivisione tra culture e popoli ma soprattutto tra persone che attraverso l’arte e la cultura sentono di poter condividere più di quanto ogni stereotipo possa cercare di negare.
Attraverso workshops sul giornalismo culturale, sulla poesia e sulla musica il progetto ha coinvolto ragazze e ragazzi Siriani di diversa provenienza rendendoli protagonisti della loro espressione artistica.
La Carovana di Musica e Poesia si è poi mossa tra i quartieri di Damasco, offrendo al pubblico le esperienze maturate in questi mesi, arricchite dalla partecipazione di artisti internazionali. Nello spettacolare contesto del cortile della Galleria di Mustafà Ali, Mell Morcone ha accompagnato al piano la voce di Alessia Pasini regalando al pubblico sonorità Italiane tra tradizione e innovazione musicale. Davide Rondoni, poeta Italiano dei nostri giorni, ha dato prova di come la poesia sia solo uno dei momenti della nostra vita in cui “tradursi” significhi molto più ascoltare che interpretare e sia un buon modo per mettersi in gioco nella nostra variegata società.
Lo scorso 5 Dicembre la Carovana di Musica e Poesia ha infine concluso il suo percorso con la presentazione al pubblico delle opere prodotte durante il progetto: un libro di poesie per bambini, un antologia di poesie Siriane, Italiane e Svedesi tradotte nelle diverse lingue e una raccolta musicale di brani dei tre Paesi.
Tre prodotti concreti per poter moltiplicare lo spirito di condivisione artistica e culturale alle radici del progetto.
E resta anche la “cartolina” da Damasco con le emozioni e il sentimento di interlocutori ora davvero più vicini.
Con l’intenzione di cuore di poter ricambiare.