Nella Riserva Naturale di Gilé e nelle aree circostanti la pressione antropica è causa di una continua perdita di biodiversità. Le condizioni di povertà in cui vive la popolazione locale influenzano drammaticamente la conservazione delle risorse naturali, che sono sfruttate in modo massivo e rappresentano la sola fonte economica della zona.
Lo scenario attuale è pericoloso e delicato e per ridurre la perdita di biodiversità e garantire un futuro migliore alla popolazione, insieme alla Direzione Provinciale del turismo della Zambesia (DPTZ) e all’ONG IGF lavoreremo per promuovere una più efficace gestione finanziaria della Riserva e dell’area tampone e una maggior consapevolezza dell’importanza della tutela delle risorse naturali. Organizzeremo campagne di sensibilizzazione e momenti formativi specifici per le unità che gestiscono la riserva (GNR Protected Area Management Unit – PAMU), la DPTZ e la popolazione locale sui temi dell’agricoltura conservativa, del marketing e management turistico e dei crediti di carbonio.
Con questo progetto rafforzeremo le sinergie tra i vari stakeholder, la collaborazione tra la Riserva Nazionale di Gilé e la popolazione rappresentata dai comitati di gestione partecipata (COGEP) e tra l’Università Eduardo Mondlane di Maputo e l’Università di Firenze. Inoltre, il Centro di Tutela delle Specie Minacciate/Parco Natura Viva – Garda Zoological Park si farà promotore dell’ecoturismo nella zona, in collaborazione con la Riserva di Gilé, e fornirà assistenza tecnica per la gestione sostenibile delle risorse naturali.
CarbonSink, una spin-off specializzata in progetti per la riduzione dell’emissione dei gas serra e la mitigazione dei cambiamenti climatici, supporterà l’introduzione dei pagamenti dei servizi ambientali generati dalle foreste (Payment for Ecosystem Services -PES) basati sui crediti di carbonio generati dalla sostituzione delle stufe tradizionali, dall’agricoltura di conservazione e dalla riforestazione.