Lavorare nella Cooperazione? E’ un mestiere difficile!

SISCOS conferma l’appuntamento con il dossier “Un mestiere difficile”, in una nuova versione online aggiornata e più leggera, con dati e analisi che riguardano le persone che lavorano nella cooperazione internazionale non-profit. Le statistiche vengono elaborate con i dati estratti dalle polizze assicurative a tutela degli operatori di ONG e di associazioni.
 
Si tratta certamente di dati per difetto, ma che danno un’idea esauriente del panorama generale. Sono infatti circa 6.000 le persone che ogni anno vengono assicurate attraverso la SISCOS, anche più volte nel corso di un anno, per essere protette in caso di malattie, infortuni o incidenti.
 
“Con questo dossier vogliamo sfatare alcuni luoghi comuni – dichiara Cinzia Giudici, Presidente della SISCOS – nel corso delle missioni all’estero ci si ammala molto di più di bronchite che di malaria, si soffre molto di più di mal di denti, che a causa di infortuni. Il rischio che rileviamo derivante da guerre, attacchi o sommosse è praticamente nullo, anche grazie ai codici di sicurezza che le organizzazioni italiane adottano e al continuo monitoraggio e allerta per le situazioni più a rischio.”
 
“Resta indubbio comunque il fatto – continua Loredana Pin, direttrice della SISCOS – che gli operatori dei nostri circa 350 enti associati lavorano oggi in un contesto ben più complesso di quando abbiamo cominciato ad operare oltre trent’anni fa. La necessità di avere regole di comportamento che prevengano ogni sorta di rischio a tutela dei propri operatori è, a nostro parere, un obbligo etico imprescindibile. Da parte nostra cerchiamo, con assicurazioni sempre più adeguate, di tutelarne la salute.”
 
Un elemento importante emerge dai dati più recenti: anche grazie alla assidua opera di prevenzione messa in atto dalla SISCOS con la diffusione di un “Manuale sanitario”, la percentuale degli infortuni per incidenti d’auto, considerati fino a pochi anni fa il vero “big killer”, si è sensibilmente ridotta.
 
Scarica il dossier “Un mestiere difficile