Cure mediche di emergenza per gli sfollati interni del conflitto in Sud Sudan

Nel dicembre 2013, con lo scoppio del conflitto in Sud Sudan, si sono verificati grandi spostamenti della popolazione e le conseguenze si sono fatte sentire sul fragile equilibrio sanitario in diverse aree del paese, tra cui il Jonglei State. Nella contea di Ayod, il Relief and Rehabilitation Commissioner ha segnalato a UNOCHA circa 54.000 persone sfollare da Bor e Malakal, in cerca di rifugio ad Ayod. Ma con l’inizio degli scontri ad Ayod (27/28 Aprile), le persone in fuga si sono trovate costrette a cercare riparo in località più remote come Jiech, Pagil, Mogok, Canal e Gorwai, e alcuni hanno anche attraversato le isole occidentali. Il nostro compound ad Ayod è stato oggetto di vandalismo e la macchina requisita.
 
Dalla ricerca condotta nella Contea di Ayod nel marzo 2013 è emerso un livello allarmante di malnutrizione acuta. Con la stagione delle alluvioni in arrivo, che rende ancora più inaccessibili le aree nelle zone del conflitto, lo stato nutrizionale dei gruppi più vulnerabili (bambini sotto i 5 anni, le donne incinta e in fase di allattamento) ha preso le forme di un disastro e, con l’aumento dei costi di logistica, si sono sollevate una serie di sfide per l’accesso e l’intervento degli aiuti umanitari. Jiech, Pagil e Menime sono dotate di piste di atterraggio, ma durante la stagione delle piogge l’allagamento permette l’atterraggio solo di elicotteri, mentre Mogog ha una pista di atterraggio inutilizzata da 8 anni e anche questa accessibile solo con elicotteri. Gorwai, che accoglie un numero massivo di sfollati, non ha neppure una pista di atterraggio.
 
Il dipartimento di salute della Contea di Ayod non ha ancora la forza e le capacità per rispondere in modo tempestivo alle emergenze nutrizionali e sanitarie dell’area.
 
La nostra risposta è indirizzata ai bambini sotto i 5 anni, le donne incinte e i malati di Kala- Azar, con focus sulle aree di insediamento degli sfollati interni come Jiech, Pagil, Menime, Canal e Mogok – in particolare nelle unità di salute di Jiech in cui abbiamo all’attivo delle collaborazioni con il WFP e Unicef per la fornitura di supporti nutrizionali.
 
In questo scenario, il nostro intervento vuole rafforzare la cura dell’emergenza nutrizionale nelle strutture sanitarie, con servizi dedicati agli sfollati interni nella contea di Ayod, per aumentarne la resilienza. L’obiettivo è il trattamento della malnutrizione acuta sia nelle comunità ospitanti sia per gli sfollati, ora rifugiati nelle località più remote e difficili da raggiungere.