Siamo fermamente convinti della necessità di mobilitare fondi pubblici, anche rilevanti, per finanziare e sostenere la cooperazione internazionale ed in particolare quella non governativa.
Non è possibile, a nostro parere, lasciare che i gravissimi problemi del sottosviluppo e le enormi risorse necessarie, spesso da raccogliere in breve tempo, per affrontare le calamità naturali e sociali, siano lasciate alla sensibilità del settore privato o del singolo donatore. La cooperazione per uno sviluppo sostenibile è prima di tutto un dovere dei paesi più ricchi ed un diritto all’aiuto dei paesi più deboli. La pace, la sicurezza, la giustizia e il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, riguardano inevitabilmente la responsabilità degli stati e dei governi.
Il settore privato resta comunque molto importante perché, integrando le risorse pubbliche, spesso mobilita concretamente l’attenzione su problemi sottovalutati, a volte dimenticati o ignorati, creando un legame – anche solo simbolico – con le comunità duramente colpite dagli effetti della povertà, della guerra, del sottosviluppo.
Il COSV finanzia i propri progetti tramite i contributi sia di privati cittadini, sia di imprese, sia di istituzioni tra cui – in virtù del riconoscimento da parte del Ministero Affari Esteri – il Governo Italiano, la Commissione Europea e le più importanti Agenzie Internazionali quali il World Food Programme, l’UNICEF, WHO, UNESCO, UNHCR, UNDP e molte altre.