Oggi in Bolivia le politiche pubbliche sono rivolte a rilanciare l’economia locale attraverso la creazione di ricchezza grazie alla sostenibilità del processo partecipativo. Lo sviluppo locale si identifica con i concetti di sviluppo economico e di Municipio Produttivo: il primo indirizza gli investimenti privati attraverso la costituzione di servizi complementari, che sostituisce o integra gli investimenti pubblici; il secondo è inteso come un Municipio in cui gli investimenti di soggetti privati stimolano lo sviluppo di attività economiche sostenibili ed equitative, creando più e migliori posti di lavoro e più reddito per la popolazione del Municipio(MAGDR 1999).
Questa è più una definizione, una situazione ideale da raggiungere, ma le strategie statali messe in atto per raggiungere l’obiettivo sono inesistenti o ben poco chiare! La valutazione della situazione dei Municipi in Bolivia in relazione alle potenziali opportunità per lo sviluppo economico locale, mostrano una chiara mancanza di capacità nell’identificare e sfruttare le stesse come una mancanza di visione e strategia di sviluppo economico incentrato sul Municipio Produttivo.
Esperienze nella promozione dello sviluppo economico nei diversi municipi del dipartimento di Chuquisaca sono state sviluppate con un precedente progetto COSV – finanziato dalla UE (PERCH 2003-2006) che ha riscontrato ottimi risultati. Il progetto era orientato verso l’attuazione di politiche pubbliche comunali per lo Sviluppo Economico Locale attraverso la stesura di piani municipali di sviluppo economico e la creazione di spazi di concertazione pubblico – privati formati da rappresentanti di Associazioni (organizzazioni di produttori che si dedicano alla produzione e alla trasformazione), varie istituzioni (come ONG) che operano nella zona e alcune autorità del governo locale.
I Governi municipali crearono in quell’occasione, all’interno della loro struttura organizzativa, delle unità di sviluppo economico volte a sostenere l’attuazione di varie attività nel loro comune per promuovere le attività economiche e produttive. Le organizzazioni economiche contadine (OECAs) che si sono legalmente costituite come associazioni no-profit sono riuscite a rafforzarsi, però ben poche hanno raggiunto una fase di sviluppo che gli ha permesso di accedere ad infrastrutture proprie ed attrezzature. In alcuni comuni della zona non esisteva ancora il sostegno della società civile o delle autorità locali in favore dello sviluppo economico, sia per limitazioni amministrative, organizzative che politiche.
Rimangono nel dipartimento alcuni punti critici oggi da affrontare. Le politiche pubbliche in tema di sviluppo produttivo non sono riuscite ad articolarsi tra i diversi livelli: municipale, dipartimentale e statale. Non esiste una coordinazione in rete che permetta l’esecuzione di politiche economiche nell’ambito locale. Questa deficienza esiste in numerosi settori di intervento e traduce le difficoltà dell’implementazione della legge di autonomia.
Inoltre, le organizzazioni sociali sono costituite da produttori impegnati in attività agricole, ma non si sono analizzati i limiti di queste attività produttive perché ci sono ancora problemi irrisolti, come l’accesso alla proprietà della terra e alle fonti di acqua.
Infine, nei comuni, esistono degli spazi participativi dove si pianificano e analizzano l’implementazione dei Piani operativi annuali (POA) dei municipi. In questi spazi, però, i rappresentanti dei settori della sanità e dell’istruzione sono in grado di fare lobbying per collocare la maggioranza delle risorse economiche del POA in questi due settori (dal 80 al 90% del budget annuale va a queste voci). Grazie al progetto, gli attori economici locali si stanno affermando in questi spazi per assicurare che parte del budget municipale vada allocato al tema dello sviluppo economico, anche se rimane secondario.
Il modello di sviluppo economico endogeno promosso vuole dare una risposta a queste problematiche attraverso la crescita delle economie regionali e locali utilizzando le risorse presenti nell’area di intervento. Lo sviluppo socio-economico locale è un processo di crescita e di cambiamento strutturale che con le risorse, il potenziale sociale (umano, istituzionali e culturale) e le economie locali di scala non sfruttate porta a migliorare il benessere della sua popolazione. Il concetto ha come protagonisti principali gli operatori privati (produttori, cooperative, associazioni, ecc.), organizzazioni, istituzioni locali e della società civile, che interagiscono in una dinamica di interscambio reciproco. Insieme si prendono decisioni di investimento per risolvere problematiche locali, come per esempio spazi dove le iniziative dei protagonisti dell’intervento diventano realtá (Vasquez. 2000) e la promozione dello sviluppo locale dipende da loro stessi.
Sono diversi gli interventi previsti dal progetto in parte già attuati ed in parte da attuare.
In primo luogo, a partire delle nuova Costituzione Boliviana che valorizza e rafforza il ruolo delle organizzazioni sociali, è possibile sviluppare nuove metodologie di intervento per coinvolgere questi attori nella promozione dello sviluppo economico locale. Gli obiettivi specifici sono la generazione di posti di lavoro dignitosi, la riduzione della migrazione e la generazione di redditi derivanti da una corretta gestione della base produttiva. I dirigenti sindacali si sono appropriati del tema produttivo e delle deficienze presenti nelle loro comunità, per cui sono anche in grado di partecipare nell’elaborazione di soluzione concrete.
Inoltre, nonostante esistessero dei direttori di sviluppo economico locale, questi erano considerati dalla società civile come “spazi confinati “. Seguendo le dinamiche e le usanze dei diversi comuni, è stato possibile formare dei Consigli comunali di sviluppo riconosciuto come spazi aperti in cui la partecipazione dei rappresentanti delle multiple organizzazioni sociali e comunitari, delle associazioni economiche (OECAS) e dei membri del consiglio municipale permetta la formulazione partecipativa di politiche, programmi e progetti a sostegno della produzione e delle attività economiche.
Il funzionamento degli uffici o unità di sviluppo economico dei governi locali si può rafforzare e tonificare nella misura in cui il personale assunto abbia l’esperienza necessaria e la volontà di sostenere il settore produttivo. L’assegnazione di risorse economiche per la realizzazione di diversi eventi ha permesso di sviluppare interventi coordinati come per esempio la realizzazione di fiere locali considerate come momenti opportuni per rafforzare i contatti tra le associazioni e le istituzioni che li supportano.
Per ciò che concerne le OECAS, esse erano formate inizialmente di moltissimi soci. Man mano che sono state coinvolte in attività di trasformazione e di commercializzazione, il numero dei membri attivi è diminuito ed ha favorito la professionalizzazione di queste entità.
I processi di formazione dovranno essere disegnati per rispondere alle particolari necessità dei soci visto che i beneficiari si sono sempre più stancati davanti alla moltiplicazione delle sessioni di formazione organizzate da ONG. Si lavora per esempio in gestione, uso, manutenzione di attrezzature (es.mulino) e di sopporto alla progettazione di un sistema semplificato di gestione.
E’ importante, per concludere, sfruttare il potenziale territoriale degli abitanti della zona. Infatti, gli abitanti di una determinata area geografica conoscono a volte le risorse naturali che hanno a disposizione, così come il loro potenziale, ma non riescono a trarne un valore aggiunto. In altre zone addirittura, molti abitanti non sanno che alcune delle risorse naturali che hanno a disposizione potrebbero essere sfruttate per migliorare le loro condizioni di vita: è il caso dei minerali, della torba, etc.