“Tourism and Water: Protecting our Common Future” (“Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro”) è il tema della 34° Giornata Internazionale del Turismo che si celebra il 27 Settembre. In occasione di questa ricorrenza, L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), lancia un forte messaggio, che per alcuni versi è un segno d’allarme, per altri un invito a riflettere e ad agire: perchè questo binomio?
Le direttive della Commissione Europea dicono: “L’acqua è la chiave della vita: è una risorsa cruciale per l’umanità e il resto del mondo vivente. Tutti hanno bisogno di acqua, non soltanto per bere. I nostri fiumi e laghi, nonché le nostre acque costiere e sotterranee costituiscono risorse preziose da proteggere”.
Ma cosa succede quando in un solo anno (lo scorso 2012) i turisti che varcano le soglie del proprio paese sfiorano il miliardo? Per il settore turistico di tutto il mondo l’acqua è di cruciale importanza, un bene e una risorsa. In questo scenario, la questione della gestione delle risorse idriche, diventa una questione globale, proprio come lo è il turismo; le due cose non possono essere più essere considerate indipendendti l’una dall’altra: le iniquità nel consumo dell’acqua nelle località turistiche, sono spesso caratterizzate dalla privazione delle comunità locali dell’acceso e uso dell’acqua; dalla mancata tutela e protezione dei diritti sull’acqua da garantire alle popolazioni residenti; dallo spreco e da un consumo sproporzionato alle necessità, a fronte di 800.000 milioni di persone sulla Terra senza accesso all’acqua potabile allo stato attuale.
Se da una parte il WTO sottolinea la responsabilità dell’industria del turismo nella gestione intelligente e sostenibile delle risorse idriche, dall’altra Ban Ki Moon richiama ogni singolo individuo a prendere decisioni environmentally conscious.
Nel settore del turismo, COSV è impegnato in diversi progetti di Sviluppo delle comunità locali attraverso programmi di turismo sostenibile, continuando a credere che sia necessario promuovere un modello di turismo consapevole e cosciente. Da una parte sosteniamo il Diritto all’acqua come fondamentale per l’uomo e la sua vita, dall’altra l’esperienza ci insegna che il turismo può rappresentare uno strumento di sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità, quando la tutuela ambientale è posta in primo piano. COSV si è impegnato in questa sfida attraverso interventi in Libano, per lo sviluppo di tecnologie energetiche pulite; sviluppo del turismo sostenibile nei Balcani, tutela della biodiversità e gestione sostenible delle risorse idriche in Somalia, Zimbabwe ed Equador.
Con lo sguardo rivolto al futuro, il turismo sarà un vero vantaggio nella misura in cui riuscirà a gestire le risorse secondo un’economia il cui impatto ambientale si mantenga entro limiti più che accettabili. Siamo chiamati, quindi, a promuovere un turismo ecologico, rispettoso e sostenibile, che può certamente favorire la creazione di posti di lavoro, sostenere l’economia locale e ridurre la povertà. E non per ultimo, perchè viaggiare è un prezioso strumento di conoscenza, un’ avventura culturale che allarga la mente, è un insostituibile esperienza conoscitiva della realtà. Perchè l’utilità del viaggiare, come diceva Samuel Johnson, “è di regolare l’immaginazione con la realtà, e, invece di far pensare come possono essere le cose, di farle vedere come sono.”
Testo di Alessandro Botta, Country Representative COSV Macedonia e Montenegro.