I distretti di Hwange e Binga si trovano nella regione del Matabeleland Nord, dove oltre l’80% della popolazione rurale vive al di sotto della soglia di povertà alimentare. In queste aree l’insicurezza alimentare minaccia la vita quotidiana di tutta la comunità: non si tratta solamente di limitate o inesistenti possibilità di accesso al cibo, ma di un complesso contesto in cui la denutrizione alimenta un ciclo vizioso fatto di alimentazione sbagliata, mancanza di entrate economiche che possano diversificare la dieta, necessità di trovare soluzioni immediate per sfamare la famiglia e conseguente implicazione in attività, spesso negative, per integrare il reddito.
A Hwange e Binga le colture e la gestione del bestiame si sono ridotte alla sussistenza, e mal gestite hanno creato il deperimento del suolo e dell’acqua. La necessità di entrate economiche ha spinto e tuttora spinge verso meccanismi rischiosi, come scambi transfrontalieri e prostituzione, e malattie come HIV/AIDS sono dilagate, riducendo il numero di persone in grado di lavorare nei campi.
Insieme a Lead Trust e Lubancho House, due organizzazioni locali da anni attive nei settori dell’agricoltura e nel sostegno alle persone affette da HIV/AIDS, abbiamo avviato all’inizio del 2010 un programma di diversificazione a basso costo dei mezzi di sostentamento per potenziare la produzione alimentare sostenibile e migliorare la nutrizione e il tenore di vita delle comunità e dei gruppi vulnerabili. Attraverso la coltivazione di orti e la produzione e commercializzazione di colture ad alto valore nutritivo si vuole ridurre la dipendenza dalle dispense alimentari e il rischio di produzione di monoculture.
I piccoli agricoltori vengono quindi formati sulle pratiche agricole sostenibili, sulla diversificazione delle colture e sullo sviluppo delle sementi resistenti alla siccità che garantiscono raccolti di cereali e legumi in grado di rispondere ai fabbisogni comunitari. Anche nell’allevamento, il progetto interviene a supporto delle famiglie formando i piccoli allevatori nella gestione del bestiame. Per aumentare le attività produttrici di reddito nei due distretti, sia gli allevatori che gli agricoltori vengono accompagnati nel processo di gestione del surplus produttivo ed inseriti nei mercati privati.