“L’eco-turismo è il pilastro dello sviluppo economico del nostro paese”.
Questa la convinzione dei governi mozambicani, che hanno inserito la promozione del turismo locale come focal point dei più recenti piani quinquennali di crescita.
Una scommessa accolta dall’INATUR – Istituto Nazionale Del Turismo – che dal 13 al 15 ottobre ha organizzato a Maputo, per il quinto anno consecutivo, la Fiera Internazionale del Turismo.
Mostre, gastronomia, spettacoli musicali e seminari per “Valorizzare il turismo sostenibile e la cultura come motori di sviluppo in Mozambico”.
Il 13 ottobre, primo giorno dell’esposizione, la Fiera ha accolto un ospite illustre: Filipe Nyusi, Presidente della Repubblica del Mozambico, primo tra gli oltre diecimila visitatori attesi nel corso dell’evento.
Un’occasione per il business locale, un incontro tra aziende e istituzioni, per attrarre investimenti e far nascere nuovi partenariati tra il settore pubblico e privato, in favore delle più promettenti realtà geografiche e culturali mozambicane.
COSV partecipa alla Fiera con la Direzione Provinciale del Turismo in Zambezia, per promuovere la provincia e le sue “10 Meraviglie”, tra cui la Riserva Nazionale di Gilé, una ricchezza naturale da salvaguardare e valorizzare.
La promozione turistica della Riserva è solo uno dei tasselli del progetto di sviluppo sostenibile “Strengthening of financial sustainability and biodiversity of Gilé National Reserve – Mozambique” che ci vede da diversi anni al fianco della comunità zambeziana, insieme alla fondazione IGF e al gruppo Carbon Sink, con il supporto dell’Unione Europea.
La collaborazione tra le municipalità e gruppi di gestione locali, ricercatori, operatori della Riserva e comunità ha reso possibile l’introduzione di strumenti innovativi e pratiche sostenibili, proteggendo l’ecosistema zambeziano e rilanciandone le infrastrutture.
Oggi la Zambezia è pronta a far conoscere al mondo le proprie bellezze, ad aprirsi al turismo sostenibile e a nuovi investimenti, a mostrare ciò che è stato fatto e quanto ancora c’è da fare, insieme.