Secondo l’ultimo sondaggio condotto nel gennaio 2013 in Macedonia, la maggior parte dei cittadini valuta il lavoro del parlamento come parzialmente efficace (40,3%) o completamente inefficiente (17,3%). Alla domanda se i parlamentari del proprio distretto abbiano promosso un’iniziativa in Parlamento per un problema della municipalità, il 44,3% ha risposto di no e il 24,2% non ha saputo rispondere. Questo non è solo un indicatore della mancanza di pro-attività da parte dei parlamentari, ma mostra anche il basso livello di consapevolezza dei cittadini sul mandato e i poteri dei deputati.
E’ più che necessario che i parlamentari mantengano una relazione stretta e continuativa con i collegi elettorali, per affrontare in modo efficace le esigenze dei cittadini. La comunicazione tra i cittadini e i rappresentanti eletti non sarà solo una risorsa preziosa per i parlamentari, ma permetterà anche ai cittadini di prendere parte ai processi di creazione delle politiche e decisionali.
L’obiettivo generale dell’azione è quindi quello di aumentare la fiducia nella democrazia, attraverso una migliore comunicazione tra cittadini, gruppi di cittadini, membri del Parlamento e autorità locali e di sostenere un dibattito democratico. Il progetto vuole aumentare la responsabilità e la trasparenza degli eletti nei confronti dei cittadini, per consentire a gruppi specifici quali le donne, gli agricoltori, i gruppi di protezione dell’ambiente, dei diritti dei minori e dei Rom di partecipare in modo efficace ad un cambiamento positivo a livello locale e nazionale. Questo processo aumenterà anche l’incidenza politica di questi gruppi, attraverso la formulazione di raccomandazioni per soluzioni sostenibili.
Il progetto prevede l’organizzazione di 20 incontri in 20 città e la presentazione di 100 raccomandazioni su problemi locali redatte in 20 rapporti. Le relazioni con le raccomandazioni saranno diffuse ai membri del parlamento e ai rappresentanti LSG, mentre 20.000 volantini saranno distribuiti ai cittadini. L’obiettivo è di raggiungere almeno 500 decisori politici e 200.000 cittadini.