Come sei arrivata a lavorare al COSV?
Ho iniziato a lavorare al COSV alla fine del 2007, trovando l’annuncio su un portale web per la ricerca di lavoro.
Che significato ha per te lavorare in una ONG?
Sono molto contenta di lavorare per una ONG perché le persone rispettano gli operatori di questo settore e inoltre mi dà l’opportunità di essere utile alla mia società su vari livelli.
E Come ti posiziona il fatto di lavorare per una ONG nella tua società?
Vedo un grande apprezzamento da parte della mia comunità per i servizi che il COSV gestisce.
Quali sono state le esperienze più significative?
Durante uno dei progetti che abbiamo portato avanti nel settore dei diritti umani, lavoravamo con i lavoratori immigrati e ho sentito moltissime storie di domestiche che lavoravano qui: mi sono resa conto di quanto razzista e arrogante sia la nostra società e questo è stato uno shock perchè avevo sempre pensato che la mia società fosse buona!
Hai vissuto cambiamenti/delusioni?
L’aspetto un po’ triste del mio lavoro è che mi abituo alle persone che lavorano qui in Libano, imparo il loro modo di lavorare e tutti i dettagli relazionati a loro, fino a sentirle come una famiglia, ma a quel punto devono partire. E’ molto frustrante perché è come dire addio a una persona della tua famiglia.
Cosa ti aspetti dal tuo futuro?
Spero di poter continuare a migliorare nel mio lavoro e nello stesso tempo di essere una buona madre perché vivo un po’ distante dal lavoro e quindi passo la maggior parte del mio tempo lontano da casa.
Come vedi il Libano tra 20 anni?
Spero che saremo più uniti, meno razzisti e che avremo dei servizi sociali, educativi, ambientali e sanitari più evoluti, perchè da questo punto di vista c’è ancora molta strada da fare!